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Conseguenze del Gas Radon

ISPESL Gas Radon



"IL RADON IN ITALIA:GUIDA PER IL CITTADINO"

Il gas radon costituisce oggi in Italia la seconda causa di cancro al polmone dopo il fumo di tabacco.
L'esposizione a questo importante inquinante ha luogo negli ambienti confinati, principalmente nelle abitazioni, e varia in funzione di numerosi fattori quali la natura del suolo, l'area geografica, la tipologia di edificio, l'assetto impiantistico etc.

Dal radon è possibile difendersi attraverso la messa in atto di azioni di risanamento e prevenzione a livello degli edifici, che non possono prescindere dalla mappatura del territorio, dall'esecuzione di un adeguato monitoraggio ambientale e da una corretta informazione al cittadino sulla natura del rischio e sulle azioni di tutela.

Nonostante il varo di campagne di monitoraggio del radon negli ambienti confinati a livello nazionale e locale, l'adozione di iniziative da parte di singole Regioni e la predisposizione di un Piano Nazionale Radon, fino a tempi assai recenti la percezione di questo importante fattore di rischio per la salute da parte del pubblico è stata generalmente molto ridotta, assai inferiore ad esempio a quella riguardante inquinanti noti come il benzeneo fattori di rischio solo ipotizzati quali i campi elettromagnetici a 50 Hz.

Il documento:
"Il radon in Italia: guida per il cittadino" rappresenta il tentativo di informare in modo semplice, completo e obiettivo il grande pubblico sul problema rappresentato dal radon nelle abitazioni, fornendo al contempo indicazioni di intervento e riferimenti istituzionali.

Il documento è stato predisposto dal gruppo di lavoro "Ambienti di vita: prevenzione del rischio radon negli ambienti domestici" istituito nell'ambito dell'Osservatorio Nazionale Epidemiologico sulle condizioni di Salute e Sicurezzane gli ambienti di vita, che ha presso il Dipartimento di Medicina del Lavoro dell'
ISPESL la propria sede operativa.

L'opera si inserisce nelle attività dell'Osservatorio, ormai da anni impegnato a diffondere nel nostro Paese un'adeguata cultura dei rischi presenti negli ambienti di vita e a stimolare iniziative di prevenzione, anche attraverso la pubblicazione di guide ed opuscoli informativi .

In Italia una normativa specifica sul radon esiste solo per gli ambienti di lavoro, a differenza di quanto accade in altri Paesi europei.

È auspicabile che la pubblicazione di questa guida informativa possa contribuire a stimolare il Legislatore ad adottare, anche in conformità a quanto previsto dal Piano Nazionale Radon, specifiche iniziative di regolamentazione.

L'intervento normativo dovrebbe avere tra le proprie finalità quella di codificare le soluzioni tecnico-impiantistiche oggi disponibili per la realizzazione di edifici a:
"tenuta di radon", inserendo la prevenzione di questo rischio tra i normali requisiti di abitabilità, sicurezza ed igiene degli edifici e aggiungendo così un'importante tassello alla piena certificabilità delle strutture abitative.



Quanto scritto è tratto da :

"IL RADON IN ITALIA : GUIDA PER IL CITTADINO"


PERCHE' E' UN RISCHIO PER LA NOSTRA SALUTE


L'aria che respiriamo contiene diverse sostanze, tra le quali vi è il radon, un gas radioattivo inodore ed insapore che viene continuamente generato dall'uranio presente nella crosta terrestre, in quantità diverse da luogo a luogo, sin dalla formazione della Terra.

Quindi molti suoli emanano in continuazione una certa quantità di radon, che all'aperto si disperde in atmosfera
(cioè si diluisce in una grandissimo volume d'aria, dove quindi ha una bassissima concentrazione), mentre se penetra nelle case si concentra nell'aria interna ad esse.

Il radon "decade" in altri elementi anch'essi radioattivi (detti "prodotti di decadimento del radon" o "figli del radon"), per cui nell'aria che inaliamo si trovano sia radon che prodotti di decadimento.

Come detto in precedenzail radon è un gas nobile; esso non si deposita sulle pareti dell'apparato bronco-polmonare e viene in gran parte riesalato senza avere avuto il tempo di decadere emettendo radiazioni.

Invece i suoi prodotti di decadimento si depositano facilmente sulle pareti dei bronchi e dei polmoni ed entro circa mezz'ora decadono emettendo radiazioni ionizzanti (soprattutto le radiazioni alfa) che possono colpire e danneggiare il DNA delle cellule.

La maggior parte dei danni al DNA viene riparata da appositi meccanismi cellulari, ma alcuni di essi possono persistere e con tempo svilupparsi in un tumore polmonare.

Maggiore è la quantità di radon e maggiore è la probabilità che qualche danno non venga riparato, o venga riparato male, e possa quindi svilupparsi successivamente in un tumore.

Il rischio di tumore polmonare aumenta proporzionalmente all'aumentare della concentrazione di radon, cioè più alta è la concentrazione di radon e maggiore è il rischio di tumore polmonare;

Il rischio di tumore polmonare aumenta proporzionalmente alla durata dell'esposizione, cioè più lunga è la durata dell'esposizione al radon e maggiore è il rischio di tumore polmonare;

Il rischio aumenta proporzionalmente alla concentrazione di radon e alla durata dell'esposizione.

Per persone esposte al radon per circa 30 anni, l'analisi degli studi epidemiologici effettuati in 11 Paesi Europei, tra cui l'Italia, ha evidenziato un aumento di rischio di circa il 16% ogni 100Bq/m3 di concentrazione di radon.

Quindi il rischio raddoppia per un'esposizione di circa 30 anni ad una concentrazione di circa 600 Bq/m3.
A 200 Bq/m3 e 400 Bq/m3 il rischio aumenta rispettivamente del 32% e del 64%.

La gran parte della popolazione italiana è esposta ad una concentrazione media di radon inferiore a 100 Bq/m3, circa il 4% della popolazione è esposta a concentrazioni medie superiori a 200 Bq/m3 e circa l'1% a concentrazioni medie superiori a 400 Bq/m3.

L'Istituto Superiore di Sanità ha stimato che in Italia il numero di casi di tumore polmonare attribuibili all'esposizione al radon è compreso tra 1.000 e 5.500 ogni anno (su un totale annuale di circa 31.000 tumori polmonari)

Quanto scritto è un riassunto tratto da :

"IL RADON IN ITALIA : GUIDA PER IL CITTADINO"
TESTO INTEGRALE :

"Il radon in Italia: guida per il cittadino"


In relazione a quanto esposto la presenza del gas radon è una realtà pericolosa.
con valori dai 100 Bq/m3 a 200 Bq/m3 e oltre.

La san paolo costruzioni ha adottato un sistema di isolamento e areazione per prevenire il passaggio e formazione di gas radon all'intero della struttura residenziale.

Questo sistema di isolamento è documentato con fotografie di cantiere ,nel capitolato delle opere descritto nel presente sito.

L'isolamento è costituito da tre strati su tutto il piano di scavo di fondazione eseguito,in modo da prevenire qualsiasi risalita di gas dal terreno al di sotto di tutte le fondazioni .

L'isolamento è protetto tra dai getti di calcestruzzo armato sul quale appoggiamo tutte le fondazioni della residenza.

Platea armata isolata e areata sottofondazione

Dette fondazioni sono tutte areate con pozzetti di ispezione per certificare i lavori eseguiti.

Questo sistema di isolamento è perfetto in quanto previene e impedisce il passaggio di gas al di sotto di tutta la struttura interrata e fuori terra .

Il certificato rilasciato ,dai rilievi effettuati con strumenti ,ha rilevato un valore
assolutamente basso pari a: 34 Bq/m3.

Il classico sistema di eseguire il vespaio tra le fondazioni ma :

Senza la platea armata e isolata con areazione sottofondazione ,su cui appoggia tutta la casa ,non impedisce il passaggio e la presenza di gas nelle abitazioni.

Leggete il capitolato delle opere eseguite


Il nostro certificato ha un valore di 34 Bq/m3,una concentrazione assolutamente bassa e priva di qualsiasi conseguenza sulla nostra salute.


Case sane e sicure da abitare.











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